sabato 2 aprile 2016

"La Verità?"

Titolo: Carrie
Autore: Stephen King
Casa editrice: Bompiani

La recensione contiene spoiler?: Si

Ogni volta che mi tuffo in un romanzo di Stephen King ne rimango soggiogato. La profonda umanità dei suoi personaggi immersi nei loro problemi e schiavi di insanabili conflittualità, trascinano il lettore in un mondo disturbato che, in verità, poco differisce da quello reale. Carrie, racchiude in germe tutte le qualità autentiche di un autore che ritengo essere un maestro indiscusso del genere. Carrie White, che in definitiva non è altro che una vittima del male (nella sua manifesta forma del crudele bullismo) e della superstizione, espressione di ottusa ignoranza d'amore, è costretta a difendersi come può per riuscire a sopravvivere in un mondo dal quale non si aspetta altro che una normalità adolescenziale fatta di amori (materno in primo luogo), tenerezza e leggera quotidianità giovanile. Carrie però è speciale, ha un qualcosa che la differenzia dai suoi compagni di scuola: il potere della telecinesi.

 "Hill House?"

Titolo: L'incubo di Hill House
Autrice: Shirley Jackson
Casa editrice: Adelphi

La recensione contiene spoiler?: No

Scrivere è magia e farlo a certi livelli non è da tutti. L'incubo di HillHouse di Shirley Jackson è questo: uno scrigno magico. La sua lettura incanta e disincanta nel contempo attraverso una narrazione semplice e quindi di difficile fattezza. I dialoghi sono magistrali nella loro surrealtà di costruzione che, a mio avviso, possiedono una disarmante potenza suggestiva. Questo libro è apparso per la prima volta nel 1959 e da allora ha fatto scuola di genere soprattutto se si tiene conto che il più celebre discepolo di Shirley Jackson è niente meno che il grande Stephen King. Non è facile far paura, soprattutto a una mente sostanzialmente pragmatica e abituata a certi tipi di letture ma la Jackson ci riesce benissimo.